venerdì 31 dicembre 2010

giovedì 30 dicembre 2010

lunedì 27 dicembre 2010

domenica 26 dicembre 2010

Scrivere il curriculum




Che cos' è necessario?
E' necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.

A prescindere da quanto si è vissuto
il curriculum dovrebbe essere breve.

E' d' obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.

Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.

Conta più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all' estero.
L' appartenenza a un che, ma senza perchè.
Onorificenze senza motivazione.

Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.

Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.

Meglio il prezzo del valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l' orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.


 (Wislawa Szymborska) 




giovedì 9 dicembre 2010

Punteggiatura

Un professore di inglese una volta ha scritto alla lavagna  questa frase:
"woman without her man is nothing" 

 e ha chiesto ai suoi alunni di inserire la punteggiatura;

i ragazzi hanno scritto:  
"woman, without her man, is nothing";

le ragazze hanno scritto:  
“woman! without her, man is nothing!"




venerdì 3 dicembre 2010

Le caratteristiche di un uccello solitario



Le caratteristiche di un uccello solitario sono cinque:

La prima, che vola verso il punto più alto

La seconda, che non sopporta compagni, neppure simili a lui

La terza, che mira col becco ai cieli

La quarta, che non ha un colore definito

La quinta, che canta molto dolcemente.

(Juan de la Cruz)


giovedì 2 dicembre 2010

Ode al gatto

Gli animali furono imperfetti, lunghi di coda, plumbei di testa. Piano piano si misero in ordine, divennero paesaggio, acquistarono néi, grazia, volo. Il gatto, soltanto il gatto apparve completo e orgoglioso: nacque completamente rifinito, cammina solo e sa quello che vuole.

L'uomo vuol essere pesce e uccello, il serpente vorrebbe avere le ali, il cane è un leone spaesato, l'ingegnere vuol essere poeta, la mosca studia per rondine, il poeta cerca di imitare la mosca, ma il gatto vuole solo esser gatto ed ogni gatto è gatto dai baffi alla coda, dal fiuto al topo vivo, dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.

Non c'è unità come la sua, non hanno la luna o il fiore una tale coesione: è una sola cosa, come il sole o il topazio, e l'elastica linea del suo corpo, salda e sottile, è come la linea della pruna di una nave. I suoi occhi gialli hanno lasciato una sola fessura per gettarvi le monete della notte.

Oh piccolo imperatore senz'orbe, conquistatore senza patria, minima tigre da salotto, nuziale sultano del cielo delle tegole erotiche, il vento dell'amore all'aria aperta reclami quando passi e posi quattro piedi delicati sul suolo, fiutando, diffidando di ogni cosa terrestre, perchè tutto è immondo per l'immacolato piede del gatto.

Oh fiera indipendente della casa, arrogante vestigio della notte, neghittoso,  ginnastico ed estraneo, profondissimo gatto, poliziotto segreto delle stanze, insegna di un irreperibile velluto, probabilmente non c'è enigma nel tuo contegno, forse non sei mistero, tutti sanno di te ed appartieni all'abitante meno misterioso, forse tutti si credono padroni, proprietari, parenti di gatti, compagni, colleghi, discepoli o amici del proprio gatto.

Io no. Io non sono d'accordo. Io non conosco il gatto. So tutto, la vita e il suo arcipelago, il mare e la città incalcolabile, la botanica, il gineceo coi suoi peccati, il per e il meno della matematica, gl'imbuti vulcanici del mondo, il guscio irreale del coccodrillo, la bontà ignorata del pompiere, l'atavismo azzurro del sacerdote, ma non riesco a decifrare un gatto.
Sul suo distacco la ragione slitta, numeri d'oro stanno nei suoi occhi.


(P.Neruda)

I gatti che attualmente dividono casa con me: